Introduzione
Nell'ultimo decennio, con la sempre crescente diffusione degli smartphone, dei tablet e degli smartwatch, si è prestata sempre più attenzione ai software che possiamo eseguire su di essi, ovvero le app.
Le app più famose e comuni rientrano in una di queste tre tipologie principali: Native, Ibride o Web App (dette anche Progressive Web App, PWA).
Perché è così importante capirne la differenza per chi ha ruoli decisionali all'interno di un'azienda?
Semplice, perché la scelta fra le tre impatta su ogni cosa: dai tempi ai costi di sviluppo e manutenzione, dal numero di risorse da dedicare alla progettazione e allo sviluppo, alla volontà di offrire l'app più in linea con il tipo di utente specifico per fargli vivere un'esperienza estremamente piacevole.
In questo articolo ti spieghiamo i vantaggi, svantaggi e principali differenze tra le tre, mostrandoti esempi pratici, così da aiutarti a comprendere quale sia l'app migliore per il tuo caso specifico.
Principali Differenze
Le app native e le app ibride sono le tipologie di app più comuni e per utilizzarle devi installarle, scaricandole da App Store®, Play Store® o App Gallery®.
Le app native sono progettate per un sistema operativo specifico, come Android o iOS, e sono sviluppate utilizzando linguaggi di programmazione ufficiali, ovvero Kotlin e Swift e fornendo un’esperienza fluida per l’utente e molto personalizzabile.
D'altra parte, le app ibride vengono sviluppate utilizzando tecnologie come Flutter, React Native o Kotlin Multiplatform Mobile, che consentono di creare un'unica app che può essere eseguita su quasi ogni dispositivo.
Le web app (note anche come “progressive web app” o PWA), a differenza delle prime due, possono essere eseguite direttamente attraverso il browser, come Chrome, Safari, Opera o Edge, pertanto per accedervi ti basterà digitare l’indirizzo URL di riferimento.
Esse infatti hanno la comodità di non dover essere installate, ma posseggono alcune limitazioni nell'accesso all'hardware del dispositivo e potrebbero richiedere un'ottimizzazione per ridurre il consumo di batteria.
Approfondiamo ora l’analisi, per scoprire più nel dettaglio quali sono i pro ed i contro di ogni tipologia di app e del suo processo di sviluppo.
Cosa è un’App Nativa?
Come abbiamo visto, una app nativa è una tipo di app progettata e sviluppata specificamente per un singolo sistema operativo, come Android o iOS.
Questo approccio consente di sfruttare tutte le funzionalità del sistema operativo, come la fotocamera, il GPS, i sensori di movimento e altro ancora, offrendo agli utenti un'esperienza fluida e prestazioni ottimali.
Inoltre queste app sono particolarmente adatte se l'app fa largo uso dei sensori del dispositivo o svolge operazioni che richiedono un'intensa elaborazione hardware, come calcoli complessi o operazioni di grafica. Di solito le app native sono più sicure, robuste e stabili rispetto agli altri tipi.
L’approccio nativo comporta però un duplice costo in quanto richiede lo sviluppo separato di app per iOS e Android..
È consigliato per chi dispone di un budget elevato e ha esigenze specifiche, come la raccolta di dati dai sensori del dispositivo o l'interazione con l'ambiente circostante, ad esempio per progetti legati all'IOT.
Cosa è un'App Ibrida?
Un'app ibrida viene sviluppata utilizzando tecnologie che consentono l'installazione su dispositivi con diversi sistemi operativi, come iOS e Android.
In alcuni casi, lo stesso codice può essere eseguito anche sul web tramite browser e come applicazione desktop su Windows, MacOS e Linux, riducendo i tempi di sviluppo complessivi, oltre che i costi.
Il vantaggio principale delle app ibride è la possibilità di scrivere un codice sorgente unico, il che consente di accelerare i tempi di sviluppo e ottimizzare i costi.
Esistono diverse tecnologie dedicate allo sviluppo di app ibride, tra cui Flutter, React Native, Ionic e Xamarin, oltre ad altre presenti sul mercato.
In particolare, Flutter è supportato ufficialmente da Google ed è la scelta preferita da noi di Spinlever per creare app che offrono prestazioni elevate e un'esperienza utente paragonabile a quella di un'app nativa.
Cosa è una Web App?
Le Progressive Web App (PWA) sono app accessibili da browser che riproducono l'esperienza utente che danno le app installabili su dispositivo.
Le PWA utilizzano strategie come il caching offline per funzionare anche in assenza di connessione internet, consentendo l'esecuzione dell'app con alcune limitazioni di funzionalità.
Uno dei punti di forza delle Web App è che non devono essere installate dagli utenti, diminuendo in parte l’investimento in marketing destinato al convincere i tuoi target ad installare l’app.
Questo non è un problema con le PWA, poiché l'app è accessibile direttamente tramite un URL e gli utenti possono utilizzarla semplicemente cliccando sul link.
Gli svantaggi principali delle PWA sono l'accesso limitato all'hardware del dispositivo e il potenziale consumo eccessivo di batteria se non vengono opportunamente ottimizzate.
Ciononostante, le PWA offrono comunque un'alternativa conveniente e versatile per raggiungere gli utenti su diverse piattaforme.
Quale Scegliere per il tuo Progetto
Abbiamo identificato cinque elementi chiave che consideriamo per determinare quale tipo di app sia più adatto alle tue esigenze:
- Scopo dell'app: Qual è l'obiettivo principale della tua app? Devi fornire funzionalità avanzate o interagire con l'hardware del dispositivo? Le risposte a queste domande influenzeranno la scelta.
- Utenti target: Chi sono i tuoi utenti e su quali piattaforme sono più presenti? Se il tuo target si concentra su un sistema operativo specifico, potresti optare per un'app nativa per offrire un'esperienza ottimizzata.
- Budget a disposizione: Quanto puoi investire nello sviluppo e nella manutenzione dell'app? Le app native richiedono sforzi separati per iOS e Android, mentre le app ibride possono offrire un approccio più economico e veloce.
- Originalità del design tra piattaforme: Se desideri un design personalizzato per ogni piattaforma, un'app nativa potrebbe essere la scelta migliore. Le app ibride potrebbero richiedere compromessi in termini di design per adattarsi a entrambi i sistemi operativi.
- Tasso di uso dell'hardware: Hai bisogno di accedere a funzionalità specifiche del dispositivo, come la fotocamera o i sensori? Le app native offrono un accesso più completo alle funzionalità dell'hardware.
Ad esempio, se possiedi un negozio online e desideri aumentare le vendite raggiungendo gli utenti su dispositivi mobili, potresti optare per un'app ibrida. Questa scelta ti consentirebbe di raggiungere utenti su diverse piattaforme con un budget limitato, creando una presenza sugli store delle app.
Conclusioni
In conclusione, la scelta della tipologia di app dipende dal contesto specifico e dalle necessità del progetto. In breve:
App native: Ideali per fornire un'esperienza utente di alta qualità, sfruttando appieno le funzionalità dell'hardware del dispositivo.
Sono consigliate per progetti con un budget adeguato e l'esigenza di massime prestazioni e interazione con il sistema operativo.
App ibride: Ottimali per chi desidera una soluzione più economica e veloce.
Con un unico codice sorgente, è possibile sviluppare un'app che funzioni su più piattaforme.
Sono indicate per progetti con risorse limitate o che necessitano di una presenza su più sistemi operativi.
Web app: Una scelta interessante per raggiungere gli utenti tramite il web e offrire un'esperienza simile a quella delle app installate.
Le PWA sono accessibili tramite il browser e non richiedono l'installazione, il che le rende convenienti per la distribuzione.
Sono adatte per progetti che vogliono raggiungere un vasto pubblico online e non richiedono funzionalità avanzate dell'hardware del dispositivo.
Ogni tipologia di app ha vantaggi e svantaggi specifici, quindi è importante valutare attentamente le esigenze di progetto, il budget disponibile e gli utenti target per fare la scelta migliore.
Consultare esperti nello sviluppo di app può essere di grande aiuto per individuare la soluzione più adatta alle proprie necessità.